COSTO UMANO DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
LA SOSTITUZIONE DELLE MACCHINE ALL'UOMO E LA SPERSONALIZZAZIONE DEL LAVORO

La classe operaia, come siamo abituati ad intenderla oggi, è il prodotto di un lungo processo che procede parallelamente all'affermazione dei metodi di produzione capitalistica. Nell'Inghilterra pre-industriale i lavoratori erano distinguibili a seconda del prestigio e dell'importanza economica, derivanti dalla loro qualifica. La diffusione del capitalismo industriale provocò, invece, il declino dei vecchi mestieri: pochissimi artigiani riuscirono ad emergere e la maggior parte perdette il suo lavoro a causa della concorrenza delle manifatture e fu costretta ad emigrare in città, entrando così a far parte di quella massa indistinta che costituiva la manodopera per le fabbriche. Macchine come la water-frame e la mule-jenny contribuirono a questo processo rendendo la produzione veloce, abbondante e sempre migliore, insomma decisamente superiore a quella che potevano offrire gli artigiani o i contadini, che, spesso, durante l'inverno si occupavano di attività commissionate loro da mercanti, che fornivano le materie prime e gli strumenti necessari e rivendevano il prodotto finito. Gli operai lavoravano per salari bassissimi, in ambienti insalubri, subendo orari massacranti: si afferma il regime dell'orologio che imponeva ritmi di lavoro prima mai utilizzati. In questo periodo si svilupparono adirittura delle vere e proprie teorie per la razionalizzazione del lavoro: la corrente conosciuta come Utilitarismo proponeva al capitalista come unico parametro di giudizio l'utile e lo autorizzava a uno sfruttamento sistematico dei dipendenti.I grandi industriali, per poter migliorare i profitti, decisero di far specializzare ciascun operaio in una singola fase del lavoro in modo da evitare dispersioni e perdite di tempo. In molti si opposero a questa tendenza cercando di mettere in luce come essa rovinasse inevitabilmente i lavoratori, privandolì della loro dignità. Il fatto che la manodopera fosse composta anche da donne e da bambini e vivesse nelle workhouses, miseri alloggi costruiti vicino ai centri produttivi, creò generazioni di persone degradate fisicamente e moralmente e senza una concezione propria della famiglia. E' però proprio in questo periodo che iniziarono le prime forme di protesta da parte dei lavoratori per ottenere qualche miglioramento alla loro condizione, ma il Governo si mosse più per soffocare questi moti che per risolvere i problemi che ne erano alla base. 

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