LA PROTESTA OPERAIA

Molti lavoratori, prima indipendenti, opposero una ferma resistenza alle innovazioni tecnologiche e al tentativo da parte dei capitalisti di ridurli al semplice ruolo di comuni salariati che spesso, invece di occuparsi dell'intera produzione di un oggetto, si limitavano a ripetere fino allo sfinimento la stessa operazione. Lo sfruttamento economico e la repressione politica impedirono ogni tipo di protesta legale spingendo così un gran numero di lavoratori ad agire clandestinamente e con violenza: tra il 1811 e il 1812 alcuni lavoratori sempre più declassati ed immiseriti diedero vita a molti episodi di terrorismo economico: il luddismo. L'origine del movimento veniva fatta risalire a un mitico Ned Ludd, che nel 1779 diede il via al sabotaggio della produzione meccanizzata rompendo un telaio. La grande ondata di agitazioni luddiste cessò con arresti e processi di massa terminati con ben 13 condanne a morte. Per scoraggiare la formazione di associazioni combattive e di opposizione una legge del 1793 legittimò unicamente le cosiddette Friendly Societies, che non avevano finalità di lotta, ma solo di mutuo soccorso contro la disoccupazione e gli infortuni, grazie ai contributi versati dai soci.

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