Il podestà ricopriva le
funzioni pubbliche più importanti: era un capo militare, un giudice, un amministratore e
restava in carica per sei mesi o al massimo un anno in modo che non potesse organizzare
proprie fazioni nè perseguire interessi personali. Tuttavia il regime PODESTARILE si dimostrò insufficiente per sanare il crescente conflitto tra MAGNATI e popolo. Tra il XII e il XIII secolo nei comuni i CONSOLI vennero sostituiti dal PODESTA per porre rimedio ai contrasti tra i nobili e il POPOLO. In un primo tempo il podestà venne scelto tra laristocrazia cittadina, fino a che ci si accorse che era preferibile eleggere un forestiero.In questo modo veniva garantita, almeno in apparenza, limparzialità tra le parti e una certa stabilità di governo. |
|
Per
opporsi ai ceti eminenti e sottrarre loro il monopolio del potere, il popolo si organizzò
in associazioni di mestiere per lo più armate, le arti, che si affiancarono alle
compagnie militari rionali, che erano le tradizionali cellule di vita associativa nelle
quali i cittadini erano raggruppati in base alla contrada di residenza. Queste arti, sorte
per tutelare i diritti della categoria, cominciarono ad assumere sempre più spesso un
notevole peso politico poiché contavano tra i loro iscritti i più ricchi personaggi
della città che erano riusciti a costituire patrimoni di grande entità, dando così
lavoro a numerose persone e divenendo estremamente influenti nel contesto comunale. |
|
Le arti maggiori comprendevano le attività intellettuali ( giudici, notai, medici, avvocati ) o commerciali di alto livello, fonti comunque di un buon reddito. Le arti minori comprendevano invece gli artigiani, come i tessitori, i vasai, gli orafi, ma anche i calzolai, i fruttivendoli e i macellai. Questi ultimi però rimasero per molto tempo esclusi dai giochi di potere.
|
|
Ogni arte era
disciplinata da uno statuto che regolamentava lesercizio della professione, nonché
i rapporti tra i datori di lavoro e i loro dipendenti e aveva anche regole comuni che
evitassero la concorrenza tra le varie botteghe. |
|
Durante
questo periodo, in alcuni casi particolari, si contrappose alla figura del podestà una
figura che rappresentava gli interessi della grande-media borghesia cittadina: IL CAPITANO DEL POPOLO. |
|
Verso la metà del XIII secolo le lotte di potere allinterno del comune si intrecciarono con il più generale conflitto tra GUELFI E GHIBELLINI ma senza un' effetiva corrispondenza tra lappoggio dato ad un determinato schieramento ideologico-politico e lappartenenza alluna o allaltra parte delle fazioni in conflitto. Al contrario la scelta di una o dellaltra fazione era spinta da una semplice scelta di interessi. Durante letà podestarile
vennero costruiti i palazzi pubblici ( palazzo del popolo, del podestà ecc. ) con
gli uffici e le sale di riunione in cui si regolava la vita pubblica. |
|
|
|
Si curò approfonditamente anche la riscossione delle imposte dirette iscrivendo tutti i capi famiglia in un estimo in base al quale, in caso di bisogno, poteva venir loro richiesta unimposta sui beni immobili. Si cominciò anche a conservare i registri: i bilanci, gli statuti, i verbali dei consigli che formarono i primi archivi. In questo periodo la popolazione dei comuni crebbe molto e di conseguenza anche i suoi bisogni. Perciò gli ospedali cittadini si trovarono ad assistere, oltre che i malati, anche bisognosi di tutti i tipi. Si moltiplicarono i medici e i maestri condotti stipendiati dal comune per insegnare ai bambini a leggere, scrivere e far di conto. |
|
Inoltre laumento della popolazione portò a costruire nuovi insediamenti, spesso organizzati in lottizzazioni programmate. Si pavimentarono le strade principali, si dettarono norme sulla distanza tra gli edifici, sulla lunghezza delle strade, sullaltezza delle case. Si costruirono anche fonti ed acquedotti per portare acqua alle attività artigianali e alle famiglie e canali per lo spurgo delle immondizie. Tutte le città cercarono di organizzare il rifornimento di beni di prima necessità: viveri e cereali per il pane. Vennero perciò creati appositi uffici, le annone, incaricati di procurare i cereali necessari anche importandoli dallestero. |
|
Le città comunali ebbero un peso fortissimo dal 1200 in poi anche dal punto di vista culturale ed economico. Il periodo consolare era stato per il contado un momento di semplice protettorato cittadino, i podestà ne avevano avviato leffettiva conquista, infine il popolo, nelletà successiva, ne promosse lo sfruttamento e un più rigido assetto amministrativo. |