LE CORPORAZIONI


 

Con la seconda metà del XII secolo, e, più ancora nel XIII, la maggior parte dei mestieri presenti nelle città dell’Europa occidentale si riunì in Corporazioni. La nascita di queste organizzazioni (dette Arti in Italia, Metiers o Guilde in Francia e nelle Fiandre, Guilds in Inghilterra, Gremios in Spagna) deve essere inquadrata nella più generale tendenza alla creazione di strutture associative che aveva trovato la sua massima espressione nella formazione dei Comuni. Come i Comuni, infatti, le Corporazioni erano il risultato di patti giurati, stipulati fra individui che esercitavano lo stesso mestiere e che sentivano l’esigenza di unirsi per tutelare i propri interessi. Pur con differenze notevoli secondo i tempi e i luoghi, si trattava di organismi che vantavano una loro sfera di autonomia: possedevano infatti beni propri e svolgevano una loro attività legislativa; inoltre esercitavano la loro giurisdizione sugli iscritti, i quali erano tenuti a sottoporvisi e ad accettare le sentenze di appositi magistrati chiamati Priori delle Arti. Questi dovevano controllare il lavoro delle arti e delle corporazioni affinchè nessuna primeggiasse sulle altre.Organismi apparentemente egualitari, le Corporazioni accettavano come membri effettivi esclusivamente gli artigiani propriamente detti, mentre apprendisti e lavoranti ne restavano esclusi; fra gli stessi "maestri", poi, erano i più facoltosi a monopolizzare le cariche di effettiva responsabilità. Nonostante questo, la politica corporativa tendeva a difendere il complesso degli associati su un punto fondamentale: l’affermazione del monopolio nell'esercizio del mestiere contro i produttori esterni. Altri obiettivi della politica corporativa erano quelli di regolare e ridurre la concorrenza fra i diversi maestri e di controllare, attraverso il disciplinamento dell’istituto dell’apprendistato, la formazione dei nuovi artigiani. Non bisogna inoltre dimenticare che le Corporazioni non erano istituzioni di carattere puramente economico, ma associazioni che promuovevano anche la solidarietà e l’assistenza fra i propri membri, nonché la realizzazione di opere di carità collettiva e l’organizzazione del culto religioso.