...leggendo
Italo Calvino... |
Si conobbero. Lui conobbe lei e
se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e
se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, ma s’era potuta
riconoscere così. da Il barone rampante, cap.XXI (alla fine) |
Viviana |
Si
conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai
saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre
mai s’era potuta riconoscere così. |
Mangione
Federica |
Era
sempre vicina al suo letto, la guardava la sera prima di addormentarsi e
la mattina appena si svegliava. Quella foto, loro due insieme, le metteva nostalgia,
ma non riusciva a liberarsene; c’era troppo affezionata. |
Laura |
Eccola
entrare di corsa nella stanza ansimante; la camicetta color panna le fa
risaltare le guance colorate dalla fatica. Il cuore in gola, i lunghi
capelli intrecciati con un nastro bianco, il bianco, il colore della
purezza, il colore della luna che quella sera diluiva il buio della notte.
I due si fissarono immobili a pochi passi di distanza, l’ uno di fronte all’ altro; i loro corpi come paralizzati, mentre le loro menti vagheggianti in mille pensieri. Il volto di lui segnato dalla vecchiaia, gli occhi ancora una volta gonfi di lacrime. Rimasero così per ore. E poi il silenzio, solo il fruscio del vento tra le foglie che entrava dalle finestre socchiuse. Poi lui si decise spinto dal bisogno di riabbracciarla dopo così tanto tempo, di riavere tra le sue braccia quella ragazzina che aveva cresciuto come una figlia a cui aveva dovuto mentire fin dalla nascita per paura di perderla, perché a lei teneva veramente, avrebbe dato la vita per la sua felicità. Fece due passi e le prese la mano, la mise fra le sue; era arrossata, la sua manina era consumata, i solchi raccontavano le notti passate a piangere, i giorni svuotati, le ricerche affannose e le domande senza risposte. Lei gli si aggrappò al collo, lo strinse forte, gli chiese spiegazioni. Passarono tutta la notte a parlare della storia di quella bambina abbandonata ai piedi di un’ altare di una chiesetta di campagna e raccolta da quell' umile uomo che l’ aveva cresciuta in una menzogna per darle il calore di una famiglia che l’ aveva rifiutata. Le venne svelata tutta la verità. “Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’ era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’ era potuta riconoscere così.” |