...leggendo
Italo Calvino... |
La pagina ha il suo bene solo
quando la volti e c’è la vita dietro che spinge e scompiglia tutti i
fogli del libro. La penna corre spinta dallo stesso piacere che ti fa
correre le strade. Il capitolo che attacchi e non sai ancora quale storia
racconterà è come l’angolo che svolterai… da Il cavaliere inesistente, (l’ultima pagina) |
Stefania Calderara |
A mio
parere il miglior libro è quello scritto di getto e non riletto, messo giù
come viene. Un fiume che esce dalla tua mente e scorre su quel guscio
d’uovo bianco che sono le pagine di un libro. Se il lettore sarà
abbastanza acuto riuscirà a rompere questo guscio e a comprendere il vero
significato del libro, il tuorlo di un libro è come la frase capita come
la capisce chi la dice, solitamente pochi conoscono il vero significato
delle nostre parole, si ascoltano le parole degli altri, si
elaborano, ma quasi sempre si rimane in superficie. Il vero amico è
quello che va oltre, che apre il guscio con la punta del suo cuore, e con
esso stesso, invece che con la mente, capisce. Non ci vuole altro per
essere amici, non sono necessari altri attributi per poter considerare una
persona un amico. E’ così un libro; in un libro possiamo trovare
l’espressione di ciò che abbiamo dentro ma che resta lì perché
anche noi non lo capiamo. Con un libro possiamo diventare amici di noi
stessi quando questo ci aiuta a capire aspetti del nostro animo che noi
stessi non capiamo. |
Valentina
Melis
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…puoi
incontrare l’uomo della tua vita o un uomo che ti chiede una sigaretta
gliela dai e non ti dice nemmeno grazie. Tutto è un imprevisto, quando ti
svegli puoi mettere giù dal letto il il piede destro e prendere tutti gli
autobus uno di fila all’altro oppure mettere giù il sinistro e pestare
il gatto che si spaventa e miagola a squarciagola svegliando tutti. Poi
non sai cosa potrà succedere a causa del singolo fatto e ti ritroverai
dopo molto tempo a tirare le fila della tua vita e a scoprire che
quell’episodio allora così insignificante, se fosse avvenuto in modo
diverso avrebbe potuto cambiare le carte in tavola, e come incuriosito e
stimolato nell’immaginazione alla sfida del corso storico, ti ritrovi a
chiederti quali ripercussioni avrebbe potuto avere e cominci a dirti che,
probabilmente, come è tipico dell’uomo, sarebbe accaduto qualcosa di più
entusiasmante di quello che in realtà è successo e che se fossimo stati
nella situazione diametralmente opposta avremmo auspicato quella in cui
siamo effettivamente. Questo comportamento non permette di godere della
reale genuinità e bontà della situazione che il mondo ti ha donato. |
Bassi Linda |
Music was my first love… è
l’incipit di una canzone. È come l’aria per gli esseri viventi,
l’acqua per i pesci, il foglio bianco per lo scrittore che di ogni cosa
scriverebbe un universo di altre cose, la tastiera del pianoforte per un
musicista che con solo ottantaquattro tasti compone infinite melodie…
questa è per me la musica. |
Brizi Valentina |
Il protagonista cominciò la sua
storia proprio svoltando un angolo. Non che la cosa lo esaltasse
particolarmente, anzi, il paesaggio era lugubre e desolato. Avrebbe
preferito certamente un ambiente più tropicale, erano anni che non si
faceva una vacanza, ma questo passava il convento e lui non era certo
nella posizione più favorevole per esprimere una lamentela. |
Pace Enrico |
…: una sorpresa per lo stesso
autore, che mai avrebbe pensato ad un intreccio
tanto vario all’interno del suo scritto. |