L' URBANESIMO


Il rapido incremento demografico, non trovando adeguato sfogo in impegni di lavoro nelle campagne, dove al contrario la politica delle "enclosures" aveva finito per allontanare i contadini, mutò radicalmente le precedenti forme di aggregazione sociale, spopolando le campagne e popolando le città: si verificò così il fenomeno dell' urbanesimo.
Di fronte alla prospettiva della disoccupazione e della povertà, ai contadini non restava infatti altro che cercare la soluzione dei propri problemi economici nell' ambito della nuova organizzazione industriale: essi, pertanto, si riversarono nelle zone dove più numerose sorgevano le fabbriche nella speranza, spesso illusoria, di trovare lavoro. Sotto tale aspetto la rivoluzione industriale fu nello stesso tempo effetto e causa della disgregazione del tessuto sociale rurale ormai dominato da pochi grandi proprietari, circondati solo da uno scarso numero di fittavoli, mezzadri e coloni.
Anche la vita delle città mutò radicalmente dal momento che nelle capitali e nelle metropoli industrializzate si verificò in un breve giro di anni un fortissimo aumento della popolazione. Londra alla fine del Settecento raggiungeva le 900.000 unità, seguita da Parigi con quasi 600.000. Napoli, la terza città europea, passava nel giro di un secolo da meno di 200.000 abitanti a ben 400.000. Berlino, a sua volta, triplicava addirittura la sua popolazione, né Mosca e Varsavia erano da meno.
Non meraviglia dunque che - mentre le città dovevano dare vita ad un impianto urbanistico ampiamente ristrutturato - le amministrazioni si trovassero a dover affrontare compiti difficilissimi, come quello dell'approvvigionamento delle derrate alimentari in quantitativi tali che spesso le campagne circostanti non erano in condizione di fornire, neppure nei periodi di massima resa. A causa di una penuria di alimenti pressoché generalizzata, si determinavano di quando in quando periodi di gravissima crisi come quello verificatosi in tutta l'Italia centro-meridionale durante le carestie del 1763-64, allorché in un anno nella sola Napoli morirono d'inedia ben 40.000.

 

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