TORNA ALL'INDICE GENERALE   TORNA ALL'INDICE TECNOLOGICO

EVOLUZIONE DEI TRASPORTI NAVALI

Nel corso del '700 le grandi vele, che ormai avevano raggiunto la perfezione nello sfuttare i venti e nella manovrabilità, cominciarono a declinare con l'avvento di un nuovo mezzo di propulsione: il vapore. Già nel 1803, Charlotte Dundas, in Scozia, aveva tentato di costruire un piroscafo a vapore con la propulsione per mezzo delle ruote. Ma il merito di avere sfruttato appieno il vapore nella navigazione, grazie all'uso di una coppia di ruote a pale, fu dell'americano Robert Fulton (1765 - 1815). Egli nel 1807 in America riuscì a coprire il percorso di 270 Km tra New York e Albany, sul fiume Hudson, in trentadue ore,con uno scafo a ruote detto "Clermont". Più di dieci anni dopo il "Savannah", il primo transatlantico della storia, attraversò l'Oceano in trenta giorni, superando persino una tempesta che mise a dura prova le sue strutture, lequipaggio e i passeggeri. 

wpe9.jpg (16995 byte)

(Il battello a vapore "Regina Margherita" in navigazione sull'Elba, incisione del XIX secolo)

L'evoluzione di questi nuovi mezzi di navigazione era stata accolta con scetticismo, ma i vantaggi del vapore risultarono ben presto evidenti: sulle rotte lunghe e meno favorite dal vento, rappresentava la soluzione di tutti i problemi e consentiva, soprattutto, di calcolare quasi con precisione il tempo occorrente per la traversata. Dopo il "Savannah" fu tutto un susseguirsi di progressi. Si cominciò a sostituire, nella costruzione degli scafi,  il legno con il ferro; tuttavia comportò molte difficoltà: maggiore usura , perdita di velocità e,inoltre,comportava la costruzione di scafi robustissimi e perciò notevolmente pesante . Per questo si adottarono i cosiddetti scafi "compositi", così detti perchè costituiti da un'intelaiatura di ferro rivestita con fasciame di legno.  Si tentò, in un primo tempo, di meccanizzare la manovra delle vele o di mantenerle come ausiliari del vapore, ma ciò non valse a salvare le barche a vela. Nel 1840 il "Britannia" ,dotato di due ponti e numerose cabine passeggeri,riuscì a coprire la distanza Liverpool-Boston in 14 giorni,recando a bordo 115 persone. Il primo esemplare di battello a vapore che solcò le acque territoriali italiane,fu il "Ferdinando I di Napoli",destinato a congiungere Napoli con Genova e Marsiglia. Il sistema di propulsione in dotazione a questo tipo di navi restò sino al 1839 quello delle ruote a pale sistemate sulle fiancate.I suoi inconvenienti erano gravi: tra l' altro, quando con il mare agitato la nave tendeva a inclinarsi, una delle ruote usciva dall' acqua e girando a vuoto, danneggiava il motore.Il sistema inoltre,era troppo esposto all' azione delle onde durante le traversate atlantiche o all' offesa nemica in caso di conflitto. La situazione miglirò dopo il1839, allorchè entrarono in funzione le  prime eliche, sistemate a poppa, sotto la linea di immersione. La navigazione a vela, comunque, fu abbandonata soltanto quando le strutture lignee della nave furono sostituite con quelle metalliche. Il primo transatlantico in ferro che prese il mare in Inghilterra fu nel 1843 il "Great Britain", di 3000 tonnellate, azionate con un' elica a sei pale e dotato di 6 alberi per le vele, che si rivelano molto utili quando, durante il ritorno dal secondo viaggio Liverpool-New York-Liverpool, la nave ebbe un grave danno all' elica. Nello stesso periodo fu compiuta un'altra traversata con il grande piroscafo di legno, a ruote, il "Great Western", alla fantastica velocità di circa 8,5 nodi. In breve tempo sorsero grandi compagnie di navigazione. Fu adottata l'elica per la propulsione e i compartimenti stagni, i quali suddividono lo scafo in vari settori perfettamente ermetici diminuendo la probabilità di affondamento. La comparsa di questi grandi piroscafi sulle rotte transatlentiche, determinò una vera e propria gara tra tutte le nazioni che avevano interessi sul mare e provocò un continuo perfezionamento,  sia dal lato tecnico che da quello della sistemazione interna.

SCHEMA RIASSUNTIVO PROGRESSI PIU' SIGNIFICATIVI