TRADUZIONE
Dolce e sorridente villaggio, il più bello della
campagna,
i tuoi giochi sono svanito e tutti i tuoi incantesimi scomparsi;
in mezzo a tuoi cottage la mano del tiranno si è mostrata,
e la desolazione rattrista tutto il verde:
un solo padrone cerca d'impadronirsi di tutta la proprietà terriera,
e metà delle terre coltivate risultanti concedono la loro pianura:
il piccolo e trasparente fiume non riflette più il giorno,
ma, soffocato con i giunchi, va per la sua strada coperta da piante selvatiche.
Lungo le tue radure un ospite solitario
il tarabuso (uccello simile all'airone) che canta a vuoto sorveglia il suo nido;
nel mezzo del tuo deserto cammino la pavoncella vola,
e satura i suoi eco con grida invariate.
Tutti i cottage sono affondati in rovina senza figura,
e la lunga erba ricopre completamente le mura;
e tremando, ritirandosi dalla mano del saccheggiatore,
lontano, lontano, i tuoi bambini abbandonano la terra.
COMMENTO
I primi due versi della poesia sottolineano il
rimpianto per lo splendore e la bellezza antichi, ai quali Goldsmith sembra essere molto
legato. Il villaggio viene descritto come "sweet smiling" e i termini
"sports" e "charm" evidenziano proprio la spensieratezza della vita di
campagna.
Nei tre versi successivi fa la sua comparsa il "master", al quale si riferiscono
termini come "tyrant" (verso 3) e "spotler" (verso 15) che non
contribuiscono certo a dare a questo personaggio una sfumatura positiva. Anzi, il
"landowners" viene visto come un vero e proprio distruttore, come l'unica causa
del degrado delle campagne.
Dal verso 7 al verso 12 l'autore concentra l'attenzione sulla desolazione e sulla totale
assenza della figura umana che ormai hanno caratterizzato la vita rurale. Vengono inseriti
termini come "solitary", "hollow","desert","tres"
e "cries" che sottolineano proprio questa malinconia e desolazione.
Gli ultimi quattro versi sono anch'essi pervasi da un tono di rimpianto, ma, soprattutto,
di sconforto per la distruzione di ciò che in passato era stata la vita rurale. Sono
utilizzati, appunto, espressioni che sottolineano questo stato d'animo (" shareless
ruin", "trembling", "shrinking"). Particolare importanza assume
la figura del "children" dell'ultimo verso. Essa, infatti, simboleggia la
comunità contadina in generale.