PRECISAZIONE TERMINOLOGICA
Il pirata era colui che saccheggiava e rubava in mare, un fuorilegge,
mentre il corsaro era chi, a bordo di un vascello armato e autorizzato dal
proprio governo, s’impegnava a catturare navi di nazioni ostili.
La differenza più evidente fra i pirati e i corsari era che i corsari ,
se catturati , soggiacevano alle norme previste dal diritto bellico marittimo,
venendo imprigionati , al pari di un qualsiasi prigioniero di guerra, mentre i
pirati catturati erano sommariamente giustiziati, in genere per impiccagione
alla varea del pennone di un fuso maggiore, al fine di fornire una tangibile
prova della potenza della giustizia umana e fungere al contempo da salutare
ammonimento per chi fosse tentato d’intraprendere una simile attività.
I termini con cui si potevano chiamare i pirati erano:
-
bucanieri (derivato da “boucan”)
-
filibustieri (derivato dal nome francese “filibusties”, in inglese
“freebooter” saccheggiatore).
Il termine “bucaniere” deriva dagli abitanti di Haiti, bianchi e
stanziati nell’isola come coloni, di diversa provenienza.
Essi mangiavano carne che facevano affumicare sul boucan, apparecchio
costituito dai pali, usati appunto per questo scopo.
Il boucan
Dapprima essi furono semplici cacciatori e pastori, poi gli spagnoli
fecero stragi sulle isole, depauperandole. Allora ciò che i bucanieri non
trovarono più nei boschi, lo cercarono altrove, specialmente sul mare.
“filibustiere”
era il termine con il quale si designavano i bucanieri di nazionalità inglese.
Ben diversi erano i Corsari, fra cui comprendiamo i marinai barbareschi (ossia
delle regioni "barbaresche" - cioè a maggioranza berbera
- che s'affacciano sul Mar Mediterraneo), che operarono tra il XIV e il
XIX secolo dalle coste marocchine, algerine, tunisine o libiche.
Il termine “corsaro” deriva da “patente di corso”, documento che
per prima la regina Elisabetta rilasciò a Francis Drake; successivamente gli
altri sovrani rilasciavano ai corsari che agivano per loro.
In cambio di tale autorizzazione, lo Stato
incamerava una percentuale notevole sull'intero bottino.
In genere i corsari erano autorizzati a colpire solo le navi ed i beni di stati
nemici , e quindi in teoria i corsari erano tenuti a rispettare i navigli di
stati alleati o neutrali , ma tale distinzione non sempre era tenuta in gran
conto. Tale documento dimostrava che quel capitano agiva per conto di uno stato
e renderò le sue azioni legali.