Il documento che segue si riferisce ad una fase ormai matura del comune consolare. Si tratta di un sommario dei doveri e delle funzioni dei consoli delle città di Pavia, che risale alla fine del XII secolo.

Capitoli delle cose che i consoli di Pavia sono tenuti a fare. Gennaio. Sono tenuti nel mese di gennaio a eleggere due saggi e a farli giurare che in febbraio sceglieranno cento persone fra balestrieri e arcieri a cavallo, traendo dagli uomini di tutti i borghi della terra di Pavia. Costoro devono tenere pronti i loro cavalli e restare a disposizione per tutta la durata del consolato se dovesse protrarsi lo stato di guerra.

Entro il primo mese della funzione consolare, saranno eletti uno o due boni homines di fiducia per parrocchia, che dovranno informarsi se gli uomini delle loro parrocchie sono forniti di cavalli e di armi.

Gennaio. Eleggeranno tre uomini idonei, due laici e un giudice, che si prendano cura dei forni e dei mulini di Pavia, dopo aver prestato giuramenti in proposito. Cose da fare in febbraio. Prima di tutto informarsi sulla situazione dei posti di pedaggio di Pavia.

Marzo. Eleggere quattro saggi a ciò idonei che raccolgano e conservino gli atti e i decreti che riguardano il comune di Pavia.

Maggio. Il fodro (i foraggi da consegnarsi da parte del contado) che non è stato ancora consegnato dagli addetti sia raccolto con tutti i pagamenti consueti.

Agosto. Far rifare o riparare la strada Romea (o Francigena) se ancora non è stato fatto, con tutti i ponti a essa necessari.

Ottobre. Capitolo sulla quantità stabilita di approvvigionamenti granari da introdurre in Pavia entro la festa di S.Michele.

Inoltre, capitolo su rendiconto delle entrate e delle spese, che va fatto ogni tre mesi. Inoltre, capitolo sul divieto di passare più di tre notti al mese, durante il consolato fuori dalla città di Pavia e del suo territorio.

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