Il Conflitto tra i Comuni e l'impero

Indietro                                                                                                  Torna alla pagina principale

Boemia (Ceco, Cechy; Tedesco, Böhmen)

Regione storica e antico regno dell'Europa centrale; con una superficie di 52.769 km2, è compresa nell'attuale Repubblica Ceca a cui appartiene insieme alla Moravia. Confina con la Polonia a nord, la Moravia a est, l'Austria a sud e la Germania a ovest e a nord-ovest. La Boemia è un altopiano circondato dai rilievi della Selva boema, dei Sudeti, dei monti Metalliferi e delle colline morave. I fiumi principali sono l'Elba, il cui nome locale è Labe, e i suoi affluenti, la Moldava e l'Ohre. I fertili terreni dell'altopiano sono coltivati a segale, luppolo, barbabietole da zucchero e frumento. Le principali industrie forniscono ferro, acciaio, prodotti chimici, alimentari, tessili e macchinari. I centri industriali di maggior rilievo sono Praga, Plzeñ e Liberec. Ulteriori risorse economiche della regione sono giacimenti di carbone, grafite, metalli ferrosi, argento e uranio. La Boemia è inoltre rinomata per la lavorazione del cristallo.

Il nome Boemia deriva dai boi, antica popolazione celtica che viveva nella regione intorno al V secolo a.C. I boi furono cacciati dai marcomanni, una tribù germanica, verso il I secolo d.C. Fra i secoli V e VIII la regione fu occupata da gruppi di coloni slavi e, in seguito, dagli avari. Nel corso del IX secolo il cristianesimo fu introdotto nella regione, che allora faceva parte del regno di Moravia, e nel secolo successivo i Premyslidi, la prima dinastia boema (ceca), ascesero al potere. Nel 950 la regione fu costretta a riconoscere la supremazia germanica e fu annessa al Sacro romano impero. Dal 1310 al 1437 il paese fu retto dai sovrani della casa di Lussemburgo e, nell'ultimo periodo in cui dominò questa dinastia, gli hussiti, gruppo religioso boemo che per molti versi può essere considerato precursore del movimento protestante del XVI secolo, si ribellarono all'autorità della Chiesa cattolica, provocando l'intervento straniero e un lungo periodo di conflitti, le cosiddette guerre hussite. I boemi furono costretti ad accettare un compromesso con la Chiesa nel 1436, ma gran parte delle questioni politiche e religiose alla base del conflitto rimase irrisolta e il movimento hussita diede impulso ai sentimenti nazionalisti boemi.

La Boemia fu dominio dei sovrani ungheresi tra il 1471 e il 1526, anno in cui l'imperatore Ferdinando I d'Asburgo fu eletto re d'Ungheria e Boemia. Sotto gli Asburgo, sostenitori della Chiesa cattolica, le lotte per la libertà religiosa culminarono nell'insurrezione del 1618-1620, fomentata dalla nobiltà protestante boema. Un grave incidente diplomatico, la celebre defenestrazione di Praga, che vide i cechi gettare dalla finestra due rappresentanti degli Asburgo, fu la causa immediata della guerra dei Trent'anni (1618-1648). La battaglia della Montagna Bianca (1620) restaurò la monarchia asburgica e fu seguita dall'impietoso sradicamento del protestantesimo, dalla soppressione di tutti i privilegi nazionali e dall'imposizione del tedesco quale lingua nazionale. Le riforme promosse da Giuseppe II, che regnò dal 1765 al 1790, determinarono la rinascita del nazionalismo boemo; dopo il 1848, anno in cui una rivolta nazionalista fu rapidamente soffocata, la lotta dei cechi per l'autonomia all'interno dell'impero austroungarico proseguì. Con il crollo dell'impero dopo la Grande Guerra e la creazione della Cecoslovacchia nel 1918, la Boemia divenne una provincia della nuova repubblica. Il 1° gennaio 1993 la Boemia venne a far parte della Repubblica Ceca.