...leggendo
Italo Calvino... |
Esplodere o implodere - disse Qfwfq - questo è il
problema: che sia più nobile intento espandere nello spazio la propria
energia senza freno, o stritolarla in una densa concentrazione interiore e
conservarla ingoiandola. Sottrarsi, scomparire; nient'altro; trattenere
dentro di sé ogni bagliore, ogni raggio, ogni sfogo, e soffocando nel
profondo dell'anima i conflitti che l'agitano scompostamente, dar loro
pace; occultarsi, cancellarsi: forse risvegliarsi altrove, diverso. da Le Cosmicomiche, L’implosione, incipit |
Federica Zirotti |
…risvegliarsi
vuol dire aver dormito e magari sognato. Che poi i miei sogni ultimamente
sono così strani, ma me li ricordo sempre, certo perché ho una buona
memoria non come la Bea che invece non si ricorda mai niente se non fosse
per me tutta la sua infanzia sarebbe sprofondata in un enorme buco nero,
dove tutto è buio. Il buio, chissà perché certa gente ha paura del
buio, è così rilassante.. io anche con un solo raggio di sole non dormo
e infatti la domenica mattina mi alzo sempre presto perché la tapparella
di camera mia è rotta, chissà quando mio padre si deciderà di farla
aggiustare. Potrei provarci anch’io ma l’ultima volta che mio fratello
l’ha fatto è successo un casino peggio di prima, perché aveva scoperto
un nido di api che si era insediato sotto la tapparella, che poi mi
ricordo che io mi ero nascosta in sala. Gli insetti mi fanno paura ma
forse perché quand’ero piccola mio cugino mi buttava addosso gli
insetti morti, le cavallette, ed io avevo un bel da fare per scappare,
tanto lui mi raggiungeva sempre e allora io mi buttavo per terra per
cercare di scampare all’infida sorte di trovarmi un insetto tra i
capelli, ma così facendo mi sporcavo sempre i pantaloni d’erba. Ecco,
mi viene da sorridere a pensare a tutto questo, quando giochi in mezzo a
un prato e tutto è più semplice, non ci sono problemi e frustrazioni,
basta un niente per farti meravigliare, ma poi l’ingenuità si perde e
bisogna pensare ai casini quotidiani, come sta cavolo di terza prova che
ci sta angosciando.. |
Vanessa Bianchi |
Come
prima lettura non mi è molto chiara. Usa un linguaggio che sinceramente
non è il mio forte, però mi sforzo a capirlo. Ora, dopo queste prime
righe non saprei più cosa dire, o meglio, scrivere. Continuare con
qualcosa che forse risulta insensato, come la matematica per me. Che cosa
vuol dire limite di qualcosa per una x che tende a qualcos’altro. Ora
davvero non credo di sapere più come andare avanti, forse basterebbe
usare un po’ di fantasia, inventare un mondo nuovo diverso, fantastico.
Magari con persone strane, senza senso, parole che non c’entrano l’una
con l’altra, come probabilmente sto facendo io in questo momento. La
mano comincia a fare male, e stranamente sono arrivata già alla fine
della pagina. Allora sono creativa? Boh? … sto esitando a scrivere ho la
mente vuota..bè, ho appena scritto la contraddizione a quello che ho
scritto cinque minuti fa… Penso di non avere risposto alla mia domanda.
Non ricordo neanche più qual era l’incipit, ricordo solo parole sparse,
freno, forse, risvegliarsi, oppure non c’erano nemmeno. Chissà quando
scade il tempo, perché la mano mi fa male. Ah, cominciava con Esplodere o
Implodere… secondo me è meglio esplodere, forse perché implodere è
una cosa che viene dall’interno e io non riesco a tenere tutto dentro. |
Debs |
Esplodere o implodere –
disse Qfwfq – questo è il problema: che sia più nobile intento
espandere nello spazio la propria energia senza freno, o stritolarla in
una densa concentrazione interiore e conservarla ingoiandola. Sottrarsi,
scomparire; nient’altro; trattenere dentro di sé ogni bagliore, ogni
raggio, ogni sfogo, e soffocando nel profondo dell’anima i conflitti che
l’agitano scompostamente, dar loro pace; occultarsi, cancellarsi: forse
risvegliarsi altrove, diverso. |
Di Filippo |
Perché non cogliere questa
occasione per dimenticarsi ogni cosa, lasciare all’esterno i propri
crucci e vederli svanire; ricominciare da zero. Nuovi spazi, nuove entità,
portandosi dietro solo il meglio dei ricordi. |