agli altri testi di Calvino

…“L’umano arriva dove arriva l’amore”…
ma l’amore dove arriva se non dove non c’è ancora l’umano?

Ombre e tuoni, tonfi e fruscii, candidi soffi
tra grotte ghiacciate, gelide scarpate e
vette assolate da raggi purpurei.

Mormora il mondo; il tuo mondo.
                 Ma tu dove sei?

…“non ha confini se non quelli che gli diamo”…

Già, eccoti: prendi uno spago, lo leghi ai fianchi
e rimani ancorato lì, anche oggi,
               alla tua quercia.
Non vuoi vedere, non vuoi sentire…
              …eppure…

ecco un petalo si posa sul tuo naso.

Cos’è questo odore intenso come uno sguardo…
…profumo fresco come la brezza d’estate
                 che sa di sole?

Vuoi toccarlo, vuoi vederlo? È solo un velo…
           … e poi è così fragile…
come potresti stringerlo fra le dita,
              si sgretolerebbe!
come vederlo? Le tue ciglia
lo spazzerebbero via!

                 Stai lì; nel suo
                   abbraccio.
               
                Riempiti di lui…
       …respira…con coraggio…
          …il nodo si allenta…
      …una lacrima ti rinfresca…
   …e tu respiri…finalmente tu…
        …solo tu…ami…sei.