Ultima modifica: 10 Febbraio 2019

L’ABC del VITTORINI – Educazione tra pari

Educazione tra pari

 

Nelle classi prime si tratta il tema del bullismo; nelle classi seconde, si discute di dipendenze e sessualità.

Al Vittorini, come in molte altre scuole milanesi, a parlarne non sono esperti adulti, ma allievi degli ultimi anni che hanno seguito un corso ad hoc per diventare EP: educatori tra pari.

Il reclutamento avviene, ad anni alterni, nelle classi terze. I candidati – che vengono scelti sulla base della motivazione, sentito il parere dei compagni e quello degli insegnanti – sottoscrivono un contratto, che li impegna per tre anni scolastici.

 

Essi seguono le fasi di formazione, impegnando tempo scolastico ed extrascolastico, e svolgono gli interventi di educazione tra pari nelle classi del biennio fino a quando, in quinta, concludono il loro servizio entro dicembre, passando il testimone a un gruppo di nuovo reclutamento.

Il progetto si è consolidato nel corso del tempo. Al Vittorini, anno dopo anno, sono stati formati più di cento educatori pari che si sono fatti promotori di buoni costumi sui temi forti della vita adolescenziale: la consapevolezza critica nei confronti delle droghe e delle sostanze psicoattive in genere, la sessualità consapevole, il contrasto al bullismo e il confronto di genere in chiave di parità e rispetto.

Gli studenti apprezzano, e non sono loro gli unici entusiasti: molti insegnanti sono convinti che l’educazione tra pari sia una modalità efficace. Il percorso, infatti, valorizza le modalità di apprendimento corale e partecipativo e fa leva sull’ascendente che il gruppo esercita in tutta l’adolescenza

Gli allegati di seguito per consultare gli esiti del questionario: