Ultima modifica: 7 Marzo 2019

Circ. n. 244 – COSTRUZIONE CONDIVISA DELLA “SOCIAL MEDIA POLICY” DEL LICEO SCIENTIFICO ELIO VITTORINI DI MILANO

Stiamo perciò cercando di scrivere un documento che contenga alcuni suggerimenti e alcune regole generali Continua a leggere Circ. n. 244 – COSTRUZIONE CONDIVISA DELLA “SOCIAL MEDIA POLICY” DEL LICEO SCIENTIFICO ELIO VITTORINI DI MILANO

Gentili genitori,

la nostra è una società che si basa su flussi costanti di comunicazione, nella quale il mondo digitale è parte integrante di noi e il nostro smartphone è spesso il nostro migliore amico.

Se tutto ciò è per molti aspetti magnifico, è anche vero che purtroppo può accadere a noi o ai nostri figli di finire in qualche guaio.

 

Stiamo perciò cercando di scrivere un documento che contenga alcuni suggerimenti e alcune regole generali, al fine di far sì che il buon clima di collaborazione e rispetto reciproco che si respira a scuola possa trovare un corrispondente clima sereno nella messaggistica e nelle community degli studenti e dei genitori.

Pensiamo che il contributo di ognuno di voi sia determinante per poter scrivere dei suggerimenti aggiornati, sensati, praticabili, semplici da comprendere e praticare. In particolare, però, chi tra di voi opera nel settore dei media, della comunicazione, dei siti web e del digitale, saprà portare un apporto qualificato ed aggiornato al progetto e all’altezza delle sfide che ci proponiamo di condurre.

La Social Media Policy del Liceo Scientifico Elio Vittorini intende regolamentare l’uso degli strumenti hardware e software, nell’ambito scolastico, e suggerire comportamenti corretti in ambienti “social” a tutte le componenti. Il Liceo Scientifico Elio Vittorini di Milano è un’istituzione scolastica, e quindi deve tenere sotto controllo sia i risvolti legali della propria azione digitale, sia le implicanze educative. La Policy mette in campo azioni di prevenzione e di sensibilizzazione, per affinare strategie e per creare regole condivise che permettano di imparare, creare, condividere, rispettare. Più che incentrarsi sui divieti, la Social Media Policy si deve focalizzare sulle buone prassi, al fine di mantenere il dinamismo e il costante processo di ricerca, di sviluppo e di innovazione che costituiscono un elemento distintivo di qualità del Liceo stesso, connotato da un vasto e diversificato impiego delle Nuove Tecnologie. E’ evidente, tuttavia, che deve anche indicare quali siano i comportamenti considerati non appropriati, al fine di permettere ad ogni componente scolastico di regolare al meglio il proprio utilizzo dei media digitali messi a disposizione dal Liceo e dal mondo tecnologico.

Invito quindi tutti i genitori che sono interessati, ma soprattutto coloro che operano nel settore dei media e della comunicazione, a partecipare ad un focus group che si terrà sabato 23 marzo alle ore 8.30 presso l’auditorium di via Donati, 7. Qualora la partecipazione dei genitori fosse consistente, si creeranno fino a 4 gruppi paralleli di discussione. Rendo note in anticipo, nel documento allegato, le questioni a cui cercherà di dare risposta il focus group.

Ringraziando anticipatamente per la collaborazione, porgo cordiali saluti

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

dott.ssa Albalisa Azzariti

(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi

e  per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D.Lgs. n. 39/199)

 

/mp

 

 

 

COME FUNZIONA IL FOCUS GROUP?

 

Si creerà uno o più gruppi di discussione, fino a 4 gruppi (uno per tematica) che dovranno dare indicazioni e suggerimenti in merito alle questioni che vedete nella tabella. Il gruppo definirà un coordinatore e un segretario. Nelle due ore metterà in comune i propri punti di vista, arriverà a definire alcuni consigli, indicazioni e regole e avrà il compito di scrivere alcune  slide di power point, da salvarsi su chiavetta usb, ogni gruppo perciò riceverà una chiavetta usb vuota su cui salvare la presentazione. La chiavetta sarà consegnata al Dirigente Scolastico al termine dell’incontro.

 

 

A COSA SERVITA’ QUESTO LAVORO?

Verranno creati due strumenti:

  • Un documento più generale, che farà poi parte del Regolamento Interno, e che è la Social Media Policy vera e propria, a cui collaborano tutte le componenti scolastiche;
  • Una brochure, o un depliant o un manifesto (si concorderà la modalità più efficace dal punto di vista comunicativo) da condividere nelle assemblee di classe, con l’Assemblea Generale dei Genitori e il Consiglio di Istituto e poi, dopo aver raccolto eventuali ulteriori suggerimenti in queste sedi, da pubblicarsi sul sito web del Liceo nella sezione genitori e nei luoghi in cui si svolge il ricevimento dei genitori.
A Nel periodo di età che corrisponde agli anni del liceo, ogni studente matura – con tempi differenti e con modalità più o meno sofferte – la consapevolezza piena della propria identità personale e solo gradualmente la presa di coscienza dell’impatto che può avere sugli altri la propria identità digitale così come rappresentata nel proprio profilo dei vari social network. E’ frequente che uno studente o una studentessa insicuro o insicura, in cerca di conferme, si costruisca un profilo sovradimensionato o in parte di fantasia, oppure pubblichi fotografie che lo/la riguardano e di cui potrebbe pentirsi in futuro. Talvolta i genitori sono completamente all’oscuro di come il proprio figlio o figlia si presenti al mondo esterno attraverso i social. Del resto, questa fascia d’età corrisponde in genere ad un periodo di ricerca di una personale emancipazione dai propri genitori. Come proteggere i propri figli? Come responsabilizzarne l’azione digitale? Come e quando sorvegliare cosa pubblicano e cosa ricevono?
B Proprio su questo terreno educativo si può costruire una solida alleanza tra scuola, genitori e gli stessi studenti.  Pertanto è preciso dovere di tutti adoperarsi per la piena protezione dell’identità dei nostri ragazzi ed è compito civico imprescindibile segnalare non solo violazioni che riguardano direttamente noi stessi o i nostri figli, ma anche quelli osservati a scapito di altri alunni del Liceo. Come comportarsi perciò se, come genitori, si ha l’impressione che il proprio figlio sia vittima di cyberbulli? Come comportarsi se si ha il timore che sia lui uno dei cyberbulli? Cosa fare se si capisce che esiste una rete di insulti in classe tra coetanei che coinvolgono il web e di cui viene fatto partecipe il proprio figlio? Quale dovere civico nei confronti dei danneggiati, anche se non sono figli nostri?
C Per fortuna accade raramente, ma avvolta avviene, che scolaresche tranquille, le quali potrebbero avere rapporti reciprocamente sereni e di amicizia, finiscano per litigare a causa della litigiosità via web dei loro genitori. Come può comportarsi un rappresentante di classe o un gruppo di genitori se notasse che la community dei genitori di quella classe si sta trasformando in una arena, ove non si risparmiano frasi di cattivo gusto verso altri genitori, studenti o docenti?
D Ogni studente ha un telefonino. Gli specialisti che seguono gli alunni DSA ci chiedono talvolta di registrare le lezioni in classe. Come potremmo regolamentare questa cosa per evitare di mettere in imbarazzo altri studenti della classe? I genitori sono talvolta molto apprensivi e chiedono ai loro figli di restare costantemente in contatto durante i viaggi di istruzione, inviando fotografie e rispondendo a messaggi per confortare mamma e papà sulla loro buona salute. Quali regole di buon senso si potrebbero suggerire?