Ultima modifica: 18 Febbraio 2023

Circ. 242 – Progetto di Educazione Civica per le classi 5D e 5E_Lunedì 20 febbraio 2023 proiezione Cortometraggio BORGES di Andrea Cramarossa

Si comunica che, Lunedì 20 febbraio 2023 dalle ore 8:30 alle ore 10:00, in Auditorium di via Donati, 5 Verrà proiettato il Cortometraggio:“Borges” di Andrea Cramarossa
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Si comunica che, Lunedì 20 febbraio 2023  dalle ore  8:30 alle ore  10:00, in Auditorium di via Donati, 5

Verrà proiettato il Cortometraggio:

“Borges”  di Andrea Cramarossa

Sarà presente l’autore e l’aiuto regista Federico Gobbi.

La proiezione è all’interno del Progetto di Educazione Civica per le classi 5D e 5E

“Quanto può resistere un uomo sott’acqua senza respirare?” Questa, la frase che è più volte risuona durante la proiezione del cortometraggio “BORGES” di Andrea Cramarossa. Il lavoro proposto dal regista barese ha come obiettivo quello di dar voce alle storie di tutti coloro che – spinti dal desiderio di salvarsi dalla guerra e dalla povertà e di scrivere un futuro diverso per le loro vite – hanno affrontato un viaggio della speranza attraversando deserto e mare, sino alle nostre coste.

È proprio il mare, insieme al suono della natura, ai giochi di luce e agli animali giocattolo tenuti tra i palmi delle mani dei protagonisti, a fare da sfondo e scenografia per l’intera video-narrazione. E si possono ascoltare i racconti (in lingua originale sottotitolati) di Searus Aynsley, Karim Orome, Toulibaly Mohamed Seba e Fousseyni Sissoko. Le loro parole, permeate di sofferenza, distruzione e impotenza da un lato e di serenità, indipendenza e socialità dall’altro, sono state appositamente intervallate per sottolineare e condurre a una profonda riflessione su uno dei temi che più attanaglia da secoli l’uomo: il binomio libertà-oppressione.

Ho sempre cercato qualcosa che potesse salvarmi”, ha affermato Fousseyni, che scappato dalla guerra in Mali, è stato in prigione per otto mesi in Libia e, solo dopo aver oltrepassato la Tunisia, è riuscito ad arrivare in Italia. Una volta nel nostro paese, l’iter è uguale per tutti: quarantena, Questura e dritti al campo CARA – Centro Assistenza Richiedenti Asilo. In quel momento sono salvi davvero. La fuga è terminata, eppure “Ho lasciato la mia terra per sempre, non la rivedrò più” ha dichiarato Karim. Perché è vero che hanno raggiunto la libertà tanto bramata, ma il costo che hanno dovuto pagare a livello psicologico è inimmaginabile per noi. Si ritrovano qui, lontani da bombe, morte, urla, violenza, ma tristi per aver perso la propria famiglia, il senso di casa e di appartenenza a una comunità e con il timore di aver rinunciato a tutto ciò per un futuro molto incerto di solitudine ed emarginazione”.

IL DOCENTE  REFERENTE                                                                                             LA DIRIGENTE SCOLASTICA

Prof. Bruno Milone                                                                                                            dott.ssa Albalisa Azzariti

(Firme  autografe sostituite a mezzo stampa ai sensi  e per gli effetti dell’art. 3, c. 2, D.Lgs. n. 39/1993)

 

 

 

 

 

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