Biblioteca
“Le biblioteche non si fanno; crescono… “ (Augustine Birrell)
Orario di apertura
Lunedì/Venerdì: 9.15-16.15
Sabato chiuso
Collocata al centro dell’Istituto, la biblioteca è costituita da un grande locale illuminato da ampie vetrate che lo rendono un luogo ideale per lo studio individuale o di gruppo.
Secondo lo spirito del Manifesto IFLA-UNESCO sulla Biblioteca scolastica, la biblioteca multimediale è concepita come laboratorio in cui le fonti librarie possano utilmente integrarsi con l’informazione digitale. Sono, infatti, presenti due postazioni multimediali sempre collegate al Web e alla rete della scuola, con annessa stampante, accessibili da parte dei docenti e degli studenti, secondo uno specifico regolamento.
La promozione della lettura e l’educazione alla ricerca sono i principali obiettivi didattici che la Biblioteca persegue in collegamento con i docenti curricolari, a partire dal progetto accoglienza specificatamente dedicato agli studenti della classi prime.
La Biblioteca possiede circa 14000 volumi e 400 DVD, tutti classificati secondo i criteri della Classificazione Decimale Dewey (CDD) e inseriti in un catalogo digitale consultabile on line dalla home page del sito del liceo.
L’emeroteca comprende le riviste cui la scuola è abbonata che, naturalmente, possono essere richieste in prestito: Aut aut, Limes, Le Scienze, XLa Tangente, Lettera Matematica, Pristem, Medioevo, Archeo, Vita e Pensiero, BES e DSA in classe
La Biblioteca è gestita da una commissione, costituita da docenti, ex docenti e collaboratori volontari. Ha un proprio piano acquisti e, soprattutto promuove iniziative finalizzate al miglioramento dell’offerta formativa della scuola, sia attraverso la realizzazione di diversi progetti sia fornendo agli studenti supporto nella ricerca cartacea come in quella digitale.
La biblioteca del Vittorini è intitolata ad Ettore Barelli, il primo preside che ottenne dal Ministero l’intitolazione del liceo a Elio Vittorini. Barelli ha scritto varie opere di poesia ed anche un libro, “Il Liceo di Piazza Frattini”, in cui parla della sua esperienza scolastica di preside caro a docenti e studenti. Fine umanista, non privo di spirito ironico, trovata un’immagine di un labirinto, di chiara matrice rinascimentale al cui interno era una serissima scritta latina: Ignem cave et labyrinthon entranti largum redeunti sed nimis artum (Guardati dal fuoco e dal labirinto, largo per chi vuole entrare ma troppo stretto per chi vuole uscire) la copia diligentemente e decide di iscrivere al suo interno, con lo stessa attenzione alla simmetria, un giocoso motto in dialetto romagnolo: Me sa casca casc in tera. Azident a ch im to so.” (Io se cado cado per terra. Accidenti a chi mi tira su). Proprio questa immagine è diventata il logo della nostra biblioteca.